Open fields /Campagne Aperte
prevenire e combattere razzismo e xenofobia contro i lavoratori e le lavoratrici straniere nelle aree agricole dell'Italia meridionale
LUOGO DI REALIZZAZIONE Calabria, Sicilia, Puglia
PARTNERS CRIC – Centro Regionale d'Intervento per la Cooperazione, MEDU - Medici per i Diritti Umani, Progetto Diritti ONLUS CISS – Cooperazione Internazionale Sud Sud, UNICAL - Università della Calabria Dipartimento Educazione, Psicologia, Comunicazione, Master in Giornalismo dell’Università di Bari
OBIETTIVI
1. Prevenire e combattere l'intolleranza e la discriminazione nei confronti degli immigrati che lavorano nel settore agricolo attraverso la diffusione di informazioni corrette, consapevolezza e formazione degli attori chiave
2. Migliorare la consapevolezza dei lavoratori agricoli immigrati sui propri diritti attraverso la formazione ed il supporto socio-legale e sanitario
SINTESI DEL PROGETTO Le aree rurali italiane sono attraversate da dinamiche di cambiamento in virtù dei processi migratori. La presenza straniera è in crescita e porta con sé problematiche e opportunità che necessitano di essere affrontate con lucidità e accuratezza. Se da un lato infatti la presenza di persone immigrate permette di far incontrare storie e culture diverse, di far rivivere aree a rischio di spopolamento creando nuove opportunità economiche, rivitalizzando i servizi di base utili anche alle popolazioni locali, dall'altro la scarsa conoscenza del fenomeno e la diffusione di informazioni scorrette provoca l'acuirsi di reazioni che vanno dalla diffidenza a veri e propri attacchi razzisti e xenofobi.
CRIC – Centro Regionale d'Intervento per la Cooperazione, MEDU - Medici per i Diritti Umani, Progetto Diritti, CISS – Cooperazione Internazionale Sud Sud, l'Università della Calabria e l'Università di Bari, grazie ad un finanziamento dell'Unione Europea vogliono contribuire a prevenire e contrastare i fenomeni di odio e discriminazione razzista a partire dall'ambito del lavoro agricolo in Calabria, Sicilia e Puglia.
Abbiamo immaginato delle azioni utili a favorire la convivenza positiva basata sulla conoscenza, la dignità e la giustizia sociale, attraverso la comprensione critica delle filiere alimentari e la costruzione di una nuova narrazione sulla presenza di persone straniere e del loro ruolo cruciale nel settore agricolo. Allo stesso tempo abbiamo organizzato degli interventi mirati all'aumento di consapevolezza dei braccianti e delle braccianti straniere per ridurre la condizione di vulnerabilità dovuta a precarietà e mancanza di diritti per contribuire a creare condizioni di dignità e di partecipazione alla vita del territorio.
Nello specifico, le attività che stiamo realizzando sono:
Laboratori di educazione formale e non formale sui diritti delle persone straniere e sulle filiere alimentari sostenibili: cicli di formazione nelle scuole per 36 insegnanti e 450 studenti in 18 scuole primarie e secondarie su: cittadinanza attiva, modelli di consumo sostenibili e responsabili, valorizzazione del ruolo dei differenti attori in ogni tappa delle filiere produttive con interventi degli stessi per stimolare la riflessione sull'impatto della produzione e del consumo sulle discriminazioni e sulle violazioni dei diritti umani. Abbiamo previsto inoltre 2 laboratori di comunicazione diretti a stimolare il pensiero critico delle ragazze e dei ragazzi sulla creazione di pregiudizi e stereotipi ed il relativo impatto sociale. Questo lavoro sul linguaggio si tradurrà nell'elaborazione di un Glossario Etico.
Formazione ed elaborazione di strumenti per contrastare la xenofobia e lo sfruttamento lavorativo con professionisti dell'informazione e della giustizia: elaborazione e diffusione di un Vademecum con informazioni rivolte ai/alle braccianti sulla legislazione e il diritto del lavoro e di un Manuale per operatrici/operatori legali; organizzazione di una formazione legale per avvocate/i e studenti di giurisprudenza sulle normative che regolano il soggiorno di persone straniere;
Realizzazione di seminari formativi per giornaliste/i: sull'uso appropriato del linguaggio e delle immagini riguardanti la migrazione al fine di ottenere una corretta qualità della comunicazione e dell'informazione
Orientamento e sostegno alle comunità straniere che lavorano in agricoltura in Calabria: a partire da ottobre 2020, durante il periodo della raccolta degli agrumi, una Unitá Mobile sará presente nei luoghi a più alta concentrazione di braccianti agricoli/e negli insediamenti informali e nelle campagne della Calabria, supportando ed informando circa 800 persone, per assicurare assistenza medica, orientamento sanitario e sostegno legale. Allo stesso tempo sará attivo uno sportello di Progetto Diritti a Catania per l'assistenza legale in Sicilia.
Campagna di informazione e sensibilizzazione per prevenire il razzismo contro le lavoratrici e i lavoratori stranieri/e impiegate/i nel settore agricolo In ogni regione si articola una campagna di informazione e sensibilizzazione costruita coinvolgendo le/gli studenti attraverso un dialogo con le operatrici e gli operatori dei media che hanno partecipato alle formazioni.
Realizzazione di una ricerca sullo stato di tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici stranieri/e nelle aree rurali, sugli effetti di politiche e interventi promossi a livello nazionale e regionale, contro il caporalato e lo sfruttamento in agricoltura, e sulle buone pratiche esistenti.
PUBBLICAZIONI: vai al download
DESTINATARI/E 450 giovani, 240 operatori dei media, 30 avvocatesse e avvocati e studenti di legge migliorano le conoscenze sul fenomeno dell’immigrazione e sullo sfruttamento della manodopera agricola, la comprensione del contributo trasformativo del proprio agire sul diritto al cibo, sul lavoro dignitoso, le ricadute globali e sul proprio territorio, e si impegnano nella promozione di una narrazione corretta
1 Ricerca su bisogni e politiche per l'inclusione raggiunge 200 stakeholders circa 40000 persone (lavoratrici e lavoratori immigrati, autorità locali, attori del sistema agricolo, società civile) vengono raggiunte da informazioni per una maggiore consapevolezza e per interagire per costruire insieme nuove comunità
800 immigrati accedono a maggiori informazioni sui propri diritti riducendo la vulnerabilità socio sanitaria e legale e migliorando la convivenza positiva con la comunità
5 comuni adottano o rafforzano programmi sull'inclusione e il lavoro dignitoso
DATA INIZIO E DURATA Iniziato l’1 marzo 2020 è terminato il 31 dicembre 2021
STATO DEL PROGETTO chiuso
COSTI € 314,316 di cui 251,453 apporto UE e 62.835 apporto dei partners
FINANZIAMENTI E CONTRIBUTI Commissione Europea, REC (Rights, Equality and Citizenship) Programme per l’80%
CONTATTI Francesca de Stefano, coordinatrice del progetto – Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
Valutazione finale del progetto