CORSO DI FORMAZIONE SU DIRITTI E IMMIGRAZIONE per la lotta a ogni forma di sfruttamento e discriminazione Primo incontro L’Associazione Progetto Diritti, nell’ambito del progetto “Open Fields: preventing and combating racism and xenophobia against immigrant workers in agricultural departments of Southern Itay” finanziato dalla Commissione Europea e coordinato dal CRIC, organizza un corso di formazione su Diritti e Immigrazione – per la lotta ad ogni forma di sfruttamento e discriminazione. L’obiettivo del corso è di sviluppare capacità e competenze utili ad informare e assistere gli stranieri e le straniere presenti in Italia. Conoscere le dinamiche migratorie, ed in particolare quelle che riguardano il nostro paese, approfondire la conoscenza normativa, gli orientamenti giurisprudenziali e le prassi normative, essere in grado di individuare gli spazi di azione concreta, poter consapevolmente azionare i diversi strumenti che l’ordinamento giuridico pone a disposizione per tutelare coloro che vivono ingiustizie e discriminazioni sulla propria pelle, è l’insieme degli obiettivi che l’attività formativa si pone, anche al fine di avviare prassi positive. È stato richiesto l’accreditamento presso il Consiglio Nazionale Forense (si prevede l’assegnazione di 3 crediti formativi). Il corso è rivolto agli e alle studenti, agli operatori e alle operatrici legali, agli avvocati e alle avvocate, verrà data priorità a chi studia e lavora nelle tre regioni dove il progetto interviene, Calabria, Puglia e Sicilia, e si realizzerà in collaborazione con l’Università della Calabria, l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, l’Università degli Studi di Palermo
SCARICA IL PROGRAMMA DEL 12 MARZO download clicca qui per iscriverti al corso per informazioni sul progetto OpenFields / CampagneAperte per informazioni scrivi a Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. Prosegue il ciclo di incontri organizzato dal CISS nell’ambito del progetto OpenFields / Campagne Aperte: prevenire e combattere razzismo e xenofobia contro i lavoratori immigrati delle aree agricole dell’Italia meridionale coordinato dal CRIC in partenariato con Medu, Progetto Diritti Onlus, Università Della Calabria, CISS e Università degli Studi di Bari Aldo Moro, con il sostegno dell'Unione Europea nell'ambito del Programma REC (Rights, Equality and Citizenship) “Il razzismo è un ecosistema” Riflessioni e strumenti per svelarlo e decostruirlo a partire dal linguaggio dell’informazione
Terzo incontro del ciclo di webtalk di approfondimento sui temi connessi allo sfruttamento lavorativo di persone di origine straniera in agricoltura, alle distorsioni della filiera produttiva che lo ingenerano e sul linguaggio dell'informazione, strumento potente di costruzione dell'immaginario collettivo. Online su Zoom venerdì 26 febbraio alle ore 18:00 diretta facebook: https://fb.me/e/bCApwmIZO (si potrá seguire anche dalla pagina fb del CRIC) Per vedere il programma completo degli incontri
La comunicazione mainstream e social troppo spesso è piena di informazioni contraddittorie, fake news e campagne d'odio, che non sono mancate neanche durante le fasi più critiche dell’emergenza sanitaria, in cui si è passati dalla presunta immunità al virus delle persone migranti alla loro identificazione come “untori”. Le migrazioni continuano ad essere associate alla questione sicurezza, mentre le norme e la politica non riescono né a garantire tutela e diritti né a prevenire lo sfruttamento - e a volte la morte - delle persone in percorso migratorio. Qual è il ruolo della comunicazione, del giornalismo e dei social media nella costruzione dell'immaginario sulle migrazione? Quali conseguenze hanno la costruzione sociale e politica dei significati confusi dell’immigrazione? Quanto sono importanti le parole e il "parlare civile", in particolare nel lavoro informativo ed educativo? Diverse visioni del mondo e diverse narrazioni competono, ne parleremo insieme ai/alle nostr* relator* venerdì 26 febbraio
Contadine e contadini italiani chiedono una legge quadro nazionale che riconosca le caratteristiche della Piccola Agricoltura Contadina e la differenzi dalle imprese agricole di grandi dimensioni; chiamano a raccolta tutto il mondo agricolo per dare forza alle richieste che il Parlamento deve approvare in tempi brevissimi; sollecitano tutti con una lettera aperta perché dalla sopravvivenza del mondo contadino dipende la Sovranità alimentare dei popoli e la salute del pianeta.
Lettera aperta alle Contadine e Contadini d'Italia Le proposte di legge: • “Disposizioni in materia di agricoltura contadina” n.1825 del 06 maggio 2019. Seminario online: Braccia o persone?
Nell’ambito del progetto “Open fields/Campagne Aperte: prevenire e combattere razzismo e xenofobia contro i lavoratori immigrati delle aree agricole dell’Italia meridionale” è previsto il secondo incontro del ciclo di webtalk di approfondimento sui temi connessi allo sfruttamento lavorativo di persone di origine straniera in agricoltura e alle distorsioni della filiera produttiva che lo ingenerano. Il ciclo di incontri è promosso e organizzato dal CISS Venerdì 22 Gennaio 2021 alle h.18:00 su zoom e in diretta sulla nostra pagina facebook
Il percorso in-formativo articolato in 6 incontri virtuali, e inaugurato il 18 dicembre scorso, intende fornire conoscenze e dati sui lavoratori e le lavoratrici straniere a cui il contesto normativo e socio-economico non riesce a garantire meccanismi e strumenti di tutela e protezione dei propri diritti. Condizioni aggravate dai messaggi distorti e discriminatori veicolati dalla comunicazione mainstream sia sui canali tradizionali che sui social media, sovente incentrate sulla diffusione di fake news e campagne d’odio. Auspichiamo che questo percorso in 6 tappe, indirizzato a operatori sociali e di enti locali, associazioni, ONG, giornalisti ed esperti di comunicazione, sindacati, cooperative e aziende agricole, comunità di migranti e associazioni straniere e semplici cittadini, possa dare elementi e strumenti per poter leggere quanto accade nei nostri territori, nelle nostre campagne, nelle aziende agricole piccole, medie e grandi di Calabria, Puglia e Sicilia. Un’occasione di approfondimento che, soffermandosi anche sulla rappresentazione mediatica dei fenomeni migratori, evidenzia il ruolo chiave delle parole e del linguaggio ai fini di una corretta narrazione, capace di destrutturare stereotipi e pregiudizi etnocentrici. In occasione del 18 dicembre, Giornata internazionale del migrante e dell’adozione della Convenzione per la protezione dei #dirittideilavoratoriedellelavoratricistraniere, avviamo con CISS il primo di un ciclo di seminari promosso all'interno del progetto #OpenFields / Campagne Aperte: prevenire e combattere razzismo e xenofobia contro i lavoratori immigrati delle aree agricole dell’Italia meridionale Il progetto vede capofila CRIC con il partenariato di Medici per i diritti umani, Progetto Diritti Onlus, Università Della Calabria, CISS e Università degli Studi di Bari Aldo Moro, con il sostegno dell'Unione Europea nell'ambito del Programma REC (Rights, Equality and Citizenship). Online su Zoom venerdì alle ore 18:00 - diretta facebook: https://www.facebook.com/events/149936113192240/ Info sul Progetto: http://www.cric.it/i-progetti/progetti-per-area/italia/330-campagneaperte.html "La tutela del diritto alla vita e alla salute non può variare in funzione della nazionalità e della provenienza”. Ong, associazioni, studiosi e ricercatori sottoscrivono il documento con le proposte per rendere il sistema di accoglienza sicuro e dignitoso. Criticità del sistema navi-quarantena per persone migranti: analisi e richieste “Il trattenimento a bordo di unità navali per lo svolgimento del periodo di sorveglianza sanitaria delle persone soccorse in mare o sbarcate autonomamente in Italia rappresenta una limitazione delle libertà di movimento delle persone e una violazione del divieto di discriminazione, poiché si attua con modalità differenziate per i soli cittadini stranieri in percorso migratorio e senza alcuna trasparenza e informazione a riguardo.” Questa la prima denuncia evidenziata dal documento “Criticità , condiviso e sottoscritto da circa 150 organizzazioni italiane e internazionali a cui si sono associati docenti universitari, filosofi e operatori umanitari per chiedere al Ministero dell’Interno, al Ministero dei Trasporti, al Ministero della Salute, al Dipartimento della protezione civile di chiudere il modello di gestione della quarantena con le navi e migliorare e rafforzare il sistema di accoglienza e di impegnarsi ad introdurre misure che rispettino la sicurezza, la salute e i diritti di tutte le persone coinvolte, senza alcun tipo di discriminazione.
LE RICHIESTE AL GOVERNO Le realtà firmatarie chiedono che vengano dismesse le navi quarantena, che sembrano rispondere più a paure indotte che a criteri di una gestione sicura, ragionevole e umana dell’epidemia e dei flussi migratori e reinvestiti i finanziamenti previsti nell’adeguamento dei centri di accoglienza a terra; e che, nel mentre, vengano fornite comunicazioni pubbliche ed esaustive sulla situazione a bordo delle navi, rendendo trasparenti e pubbliche le procedure adottate in particolare nei confronti dei minori e di persone anche con gravi vulnerabilità. Il documento inoltre pone l’attenzione sulla necessità di garantire un’adeguata informazione legale e sanitaria a tutte le persone attualmente presenti sulle navi e l’impegno formale affinché non vengano più trasferite sulle navi anche persone già presenti sul territorio. Infine, chiedono che venga sospesa la prassi della consegna dei decreti di respingimento differito e delle espulsioni consegnate al momento dello sbarco.
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