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Giovedì 16 luglio vi aspettiamo presso il Bistrot teatro dell'Acquario per conoscere una realtà lontana, di un paese sudamericano quasi sconosciuto che resiste con la terra e nella terra. Rocco Carbone, filosofo, politico e ricercatore calabrese ci aiuterà a capire cosa succede in Curuguaty (Paraguay) e come questa lotta può insegnare qualcosa ai calabresi. Per il CRIC introduce Isabella Giunta, sul contesto latinoamericano e la lotta per la terra. 26 giugno a MilanoAnche quest'anno si rinnova l'appuntamento estivo con una settimana di arte, cultura e musica, laboratori creativi, spettacoli, street art, poesia, merende interculturali, danze e apericene multietniche Urgente risposta UE per fermare strage nel MediterraneoAppello congiunto al Governo italiano e all’Unione Europea di Oxfam Italia, Concord Italia, Save the Children, AOI, Arci, Focsiv, Cospe, Cocis, Link2007, Amref, CIPSI. Tra le richieste, la creazione di una “Mare Nostrum” europea, la sospensione del Regolamento di Dublino e il reinsediamento dei migranti beneficiari di protezione internazionale Roma, 21/04/2015_ Oltre 1600 vittime dall’inizio dell’anno. Tra i 15mila e 25mila i migranti morti nel tentativo di attraversare il Mediterraneo dal 1998. Sono i numeri di una guerra che giorno dopo giorno si sta svolgendo nel Mediterraneo sotto i nostri occhi, di fronte ad un Europa bloccata da veti incrociati, timidezze, egoismi e discorsi propagandistici. L’ennesima mostruosa strage nella notte tra sabato e domenica deve rappresentare uno spartiacque tra ciò che è stato e ciò che non potrà più essere. Come organizzazioni della società civile riteniamo che non sia più tempo di tentennamenti: avanziamo una serie di richieste alle Istituzioni Europee e agli Stati Membri non più come singole associazioni, ma creando un coordinamento che chiarisca quanto, a fronte di una situazione che ci appare intollerabile, intendiamo alzare la nostra voce a tutela dei diritti dei migranti coinvolti in una vera e propria catastrofe umanitaria.
Fermare la strage. Subito! Martedì 21 aprile Giornata di mobilitazione nazionale
In una settimana più di mille morti in due stragi annunciate. Stragi che hanno responsabilità precise: le scelte politiche e le leggi dei governi dell’UE (compreso quello italiano) che consegnano le persone in cerca di protezione nelle mani dei mercanti di morte. Aumentando controlli e mezzi per pattugliare le frontiere non si fermeranno le stragi, come dimostra quest’ultima tragedia con più di 900 morti avvenuta a poche ore da quella che ha portato a morire altre 400 persone. Chi scappa per salvare la propria vita e quella dei suoi cari non si ferma davanti al rischio di morire in mare. Non c’è più tempo da perdere. Si aprano subito vie d’accesso legali, canali umanitari, unico modo per evitare i viaggi della morte. Il governo italiano, in attesa dell’intervento europeo, assuma le sue responsabilità e riattivi subito un programma di ricerca e salvataggio.
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