Contribuire alla costruzione di una nuova narrazione della presenza delle persone straniere e di origine straniera che vivono i diversi territori italiani.
In particolare vogliamo contribuire alla produzione di conoscenza sul ruolo che le persone straniere ricoprono nella filiera agroalimentare italiana al fine di decostruire pregiudizi e stereotipi che generano discriminazione e xenofobia. Si è scelto di lavorare con le parole per stimolare una riflessione sull’importanza del linguaggio, perché le parole non vengano usate in maniera strumentale e discriminatoria ma vengano piuttosto utilizzate per riportare la verità sostanziale dei fatti. L’uso di etichette e stereotipi non guarda alle persone, ma ai fenomeni, disumanizza e crea distanze. Il linguaggio infatti è un potente strumento che riflette e allo stesso tempo influenza atteggiamenti, comportamenti e percezioni. Per questo proponiamo una riflessione e degli spunti per costruire la conoscenza adatta alla costruzione di un linguaggio che sia rispettoso della dignità delle persone, in particolare delle persone straniere che vivono e lavorano nei contesti agricoli italiani.
Azioni:
- Costruzione e diffusione di 4 podcast scritti da Djarah Kan
- Organizzazione e realizzazione della tavola rotonda (21 marzo 2021) sul tema del progetto
- Realizzazione e distribuzione di shopper per 450 studentesse e studenti di scuole superiori in Calabria, Puglia e Sicilia
Costo: 6.000 Euro
Finanziamento: UNAR – Ufficio per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica