Chi siamo
Il CRIC – Centro Regionale d’Intervento per la Cooperazione – è una organizzazione non governativa che si occupa di cooperazione internazionale in Italia e all’estero. Nasce nel 1983 a Reggio Calabria, con le radici nel Sud e il cuore nei tanti sud del mondo, nei processi di autodeterminazione e di resistenza al modello neoliberista, e nell’esigenza di una lettura critica dello sviluppo. In questi anni abbiamo camminato assieme a tante associazioni, provando a costruire altri mondi possibili, in Italia, Palestina, Ecuador, Cuba, Nicaragua, Albania, Macedonia, Bosnia, Libano, Repubblica araba democratica Saharawi, Senegal, Marocco, Colombia, Argentina, Brasile, Cile, El Salvador, Eritrea, Etiopia, Messico, Venezuela, Burkina Faso.
Per il CRIC il senso della cooperazione è nelle relazioni basate sul rispetto e la dignità. Risiede nella condivisione di esperienze, di vissuti, di competenze, di saperi, di valori e di risorse, in un’ottica di scambio e reciprocità tra i vari sud del mondo, indipendentemente dalla loro collocazione geografica. Creiamo sinergie per contribuire alla costruzione di una società basata sulla giustizia sociale, sull’empatia, sulla lotta ad ogni forma di discriminazione e di sfruttamento, alla colonialità, ai fondamentalismi, al patriarcato e allo sviluppo insostenibile. Proviamo a proporre alternative al pensiero unico e alla mercificazione delle vite umane e della natura.
I NOSTRI VALORI, IL NOSTRO OPERARE
- allearsi con le realtà sociali che rivendicano i percorsi autonomi, solidali e sostenibili dei propri territori osando inventare un avvenire di felicità per tutte e tutti;
- contribuire alla promozione di una cultura della contaminazione delle diversità, salvaguardando le specifiche identità ed il loro autonomo divenire;
- attivare azioni di sensibilizzazione, informazioneed educazione alla cittadinanza globale per diffondere sui territori il dibattito su empatia, condivisione di pezzi di mondo e le problematiche dello “sviluppo sostenibile”;
- costruire sorellanza, fare femminismo partendo dalle pratiche, riflessioni e lotte femministe per promuovere l’ottica di genere e intersezionale come elementi essenziali di azione strategica trasversale;
- praticare contaminazione e processi di compartecipazione decolonizzata, comprendere i meccanismi attraverso cui opera il razzismo e farsi alleate nella lotta antirazzista;
- promuovere la prevenzione e fornire aiuto umanitario in situazioni di emergenza e post-emergenza considerando la gestione del rischio come parte integrante delle strategie di cura del territorio;
- collaborare con realtà che propongono un modello di economia sociale e solidale basato sulla dignità delle persone, sull’ecologia e sulla cura;
- sostenere iniziative di tutela e gestione partecipata e sostenibile delle risorse naturali e di promozione del dialogo dei saperi;
- lavorare con le reti di promozione della sovranità alimentare come ricerca di una trasformazione sostanziale dei sistemi di produzione, distribuzione e consumo alimentari, per mettere al centro chi produce e chi consuma il cibo, piuttosto che i profitti, e per scommettere sulle agricolture contadine e la transizione agroecologica come pratica decoloniale.
Nel 1986, il CRIC viene riconosciuto come Organizzazione Non Governativa (ONG) dal Ministero degli Esteri e inizia un’intensa collaborazione con l’Unione Europea per l’Educazione allo Sviluppo e la Cooperazione Internazionale. Nel 1987, aderisce al COCIS (Coordinamento delle ONG per la Cooperazione allo Sviluppo).
Il CRIC è membro dell’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (AOI). Ha inoltre aderito al COCIS (1987), Concord (2013), Forum Terzo Settore RC (2013), Rete Italiana Anna Lindh Foundation, REVES – Rete Europea delle Città e delle Regioni per l’Economia Sociale, Agenda 21 locale, Piattaforma Medioriente, CISA – Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare, ENAR(questa non so cosa sia) e partecipa al Consiglio Territoriale per l’Immigrazione di Reggio Calabria. Dal 2018 è socio di Re.co.sol – Rete delle Comunità Solidali e della rete CARE per la resilienza urbana. Più recentemente fa parte della Rete Politiche Locali del Cibo.
1997–2017 DOVE ABBIAMO LAVORATO
1997-2017 SU COSA ABBIAMO LAVORATO